Terminologia parole più usate

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  1. Alexcloudsquall
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    COS'E' IL COSPLAY?

    Il fenomeno “cosplay”, contrazione dei due termini inglesi “costume “ e “player” e pertanto traducibile in modo approssimativo in italiano come “giocare al costume”, è un neologismo coniato in Giappone nel decennio scorso e identifica quella categoria di appassionati d’anime e manga che amano calarsi totalmente nelle vesti dei loro beniamini, e lo fanno realizzando in prima persona con cura quasi maniacale o con l’aiuto di sarti et similia gli abiti nonché i vari strumenti (armi, oggetti ecc) che caratterizzano appieno il loro personaggio.
    Quello che ai più sfugge, è che non si tratta di una carnevalata fuori tempo, perché è lo spirito che muove il cosplayer e qui torna in gioco il termine “player” nel senso più squisitamente cinetico del lemma- è ben diverso, più affine forse a quello di un attore, e per convincersene basta girare per una qualsiasi fiera e sincerarsi di come per un’intera giornata si possa davvero diventare qualcun altro, assumerne le movenze, la gestualità, carpirne l’essenza, ripeterne imperterriti per ore le pose più o meno plastiche davanti a centinaia di obbiettivi fotografici: atteggiarsi in sostanza proprio come lui.
    Luogo privilegiato del cosplayer, erano e sono ovviamente, le conventions d’animazione sparse per tutto il territorio del Sol Levante e specialmente nella capitale Tokyo (ad esempio il Comiket), e se in un primo momento il cosplay non era niente di più che una passione amatoriale condivisa da molti otaku, ben presto il fenomeno si è allargato a macchia d’olio diventando non solo una delle maggiori attrattive delle fiere in questione, ma consacrando anche alcune delle sue esponenti, sì perché il fenomeno cosplay è condiviso in gran parte da ragazze, a delle vere è proprie idol di fama nazionale che alcune ditte hanno scelto addirittura come testimonial per i loro prodotti.
    Inoltre non va dimenticato, che sul territorio nipponico sono diffusi numerosi negozi dedicati essenzialmente
    al cosplay, che riproducono fedelmente costumi e oggettistica di molti dei personaggi che vanno per la maggiore, che effettuano vendite anche tramite internet, sebbene i loro costi, almeno per noi occidentali, siano piuttosto proibitivi.

    COSPLAY E COSPLAYERS OGGI

    Se in un primo momento i personaggi prediletti dai cosplayers erano stati indubbiamente gli eroi degli anime, con l’evoluzione dei tempi e dei gusti, nonché un non trascurabile ricambio generazionale, le scelte si sono diversificate e ampliate inglobando nell’accezione stessa del termine numerose categorie e generi di costumi prima decisamente trascurate.
    Per rendersi conto di questo basta visionare alcuni reportage delle ultime fiere della capitale giapponese dove, a farla da padrone sono in gran parte i protagonisti di videogiochi, specie di recente produzione (uno per tutti: la sconfinata saga di Final Fantasy), ma può capitare d’imbattersi molto spesso anche in protagonisti di pellicole di gran successo commerciale come ad esempio il recente “La Maledizione della prima luna”, “Matrix”, “Il Signore degli anelli” ecc., nonché in alcuni personaggi di quelle serie definite, coram populo, “evergreen”: è il caso delle ben note guerriere sailor, piuttosto che dei famosi Cavalieri dello zodiaco (Saint Seya) o di personaggi che hanno subito un accattivante restylig entrando prepotentemente di nuovo nella classifica di gradimento nonché nell’immaginario collettivo dei cosplayers, vedi ad esempio serie come Cutey Honey Flash, vecchio successo nagaiano, e di altre ancora.
    Molto di tendenza è anche la branca del cosplay che abbraccia la tipologia “J-rock”- e taluni cosplayers sono specializzati unicamente su tale genere- ovvero vestire i panni di numerosi idol del rock giapponese, personaggi spesso molto gotici e noir sia nell’abbigliamento che nei vistosi trucchi del viso, tra cui spiccano i Malice Mizer.
    Altro interessante elemento che caratterizza le cosplayers dagli occhi a mandorla è quello di interpretare spesso ruoli maschili di personaggi belli ed effeminati, che proprio per questo,si prestano ad un’ottima messa in scena da parte delle fanciulle; i più gettonati, oltre ai succitati santi di Atena, sono Grifis il comandante della squadra dei falchi nel manga di Berserk e un nutrito stuolo di cattivi di serie robotiche, prettamente maschili, che però annoverano tra le schiere dei cattivi il classico bello e dannato.
    Elemento che lascia basiti i gaijin- ovvero gli stranieri- che si avventurano in una di queste manifestazioni, è il fatto che, contrariamente di quanto accada da noi, non si possono fotografare liberamente i cosplayers presenti, e ci sono addetti alla sicurezza che controllano appositamente perché questo non si verifichi; solo quando il cosplayer assume una determinata posa- di solito confacente al suo personaggio- allora viene dato il via libera e centinaia di scatti “obbligano”Il soggetto a restare in posa anche diversi minuti!
    Altro elemento assente nelle conventions del Sol levante è quello della competizione; non ci sono gare in cui si decretino vincitori per qualsivoglia categoria, ma semplicemente una passerella che permetta una buona visone agli astanti di tutti i cosplayer presenti, nulla più.
    Concludendo direi che non c’è quindi nessun elemento gratificante né in denaro, né premi di qualsiasi tipo che induca o invogli i cosplayers a realizzarsi costumi dispendiosi per cui impegnare tempo e costi non indifferenti, ma solo tanta tanta passione verso il cosplay stesso e lo spirito di sano esibizionismo che lo governa.

    IL COSPLAY IN ITALIA...

    Solo da alcuni anni anche nel Belpaese si può parlare di fenomeno cosplay, precisamente da quando nella fiera principale di animazione e fumetto d’Italia ovvero “Lucca Comics”iniziavano, timide, apparizioni di ragazzi vestiti come gli eroi del momento- nella fattispecie Dragonball e Sailormoon-; di lì il passo, com’era prevedibile, è stato breve ed è progredito di pari passo con il boom dei manga e gli anime nel nostro Paese.
    Negli anni sono molto migliorate le qualità tecniche dei costumi, in principio un po’ scadenti, grazie anche al diffondersi di notizie e foto di cosplayers internazionali e alla voglia di perfezionare quello che da semplice hobby ha assunto i caratteri di una vera e propria passione.
    Ora fortunatamente il cosplay non è più ghettizzato solo all’interno della fiera di Lucca, che sebbene a livello numerico di presenze resti imbattibile o perlomeno imbattuta, nel frattempo ha ridotto le due edizioni di marzo e novembre a una sola, ma nuove e importanti realtà fieristiche, fiutate le potenzialità del fenomeno cosplay, si prodigano nell’allestimento di valide competizioni a tema e talvolta in agevolazioni per coloro che si presentano in cosplay, perché non solo fanno colore all’interno della manifestazione, ma sono sempre più di richiamo per curiosi e appassionati.
    Tra queste lo scettro spetta per ora alle ben note Comiconvention-Quark Hotel che si svolge l’ultimo week end settembrino a Milano, riscuotendo sempre maggiori consensi e adesioni, e alla fiera “Romics” che invece si tiene nella capitale a metà ottobre;ma ci sono altre realtà in crescita come ad esempio il “TorinoComics”a fine aprile nel capoluogo piemontese e nuove probabilmente ne verranno.
    Talvolta sono gli stessi proprietari di noti negozi japan related a prendere l’iniziativa di organizzate dei cosplay contest, com’è accaduto nel settembre del 2001 a Bologna presso la fumetteria Fat’s dream o nel marzo 2003 in concomitanza con l’inaugurazione del nuovo negozio di Yamato shop; iniziative entrambe coronate di successo che ci auguriamo vengano imitate e-o ripetute.
    In Italia infatti il concetto di cosplay spesso è abbinato a quello di gara, ed è esattamente durante le competizioni che i partecipanti inscenano interpretazioni-solitamente parodie farsesche, ma anche canti e balli o quel che la fantasia suggerisce-, prima raffazzonate negli ultimi 5 minuti, ora sempre più spesso preparate evidentemente per tempo, che danno luogo a performance davvero esilaranti e suscitano l’entusiasmo del pubblico sempre più massicciamente presente.
    In linea di massima in questi contest le categorie di premio sono le seguenti:

    - Miglior cosplay maschile
    - Miglior cosplay femminile
    - Miglior gruppo
    - Miglior interpretazione
    - Premio simpatia o eventuale premio speciale (spesso perché la qualità dei costumi è davvero elevata e i partecipanti molto numerosi)

    A tal proposito, per cercare di dare una certa coerenza ed omogeneità nelle regole di partecipazione alle gare nonché alle diciture dei premi da assegnare, alcune associazioni di coplayers appassionati, si stanno muovendo per porre in essere uno statuto unico cui fare riferimento e da consultare in caso di problematiche o dubbi di sorta.
    La scelta dei personaggi da noi è ancora molto varia sebbene sempre più inflazionata sia la presenza di videogiochi e di alcuni anime culto come One Piece, Angel sanctuary e l’opera omnia della Yazawa- date le giovani generazioni che stanno subentrando-,ma reggono bene a differenza che in Giappone anche i vecchi classici, dalle maghette ai robottoni, perché in fondo chi ha iniziato a fare cosplay lo ha fatto per immedesimarsi con gli eroi che hanno costellato i giochi e i sogni della propria infanzia e sente più affini.
    Non va dimenticato infatti che in Italia la realtà dei cosplayers è molto variegata e abbraccia dai tredicenni, con un picco di età intorno ai ventanni fino, ai trentenni e poco oltre.
    Una menzione speciale va fatta a favore dei supereroi americani che, seppur sporadicamente, si intravedono tra uno stand e l’altro durante le varie conventions,e, perché no, ai non numericamente trascurabili estimatori del fantasy e dei role games sempre presenti, e , per completare il quadro, ultimamente incoraggiante è anche la presenza di eroi filmici e di protagonisti di telefilm ,anche d’annata.
    Ai primi cosplayers storici via via nuove leve si stanno velocemente aggiungendo, lo dimostra il buon numero di siti monotematici o personali che negli ultimi tempi fanno capolino in rete e questo non può farci che piacere e sperare che la passione per il cosplay cresca ulteriormente- e il fatto che inizi ad attirare l’interesse dei media è di ottimo auspicio- e ci regali altre sorprendenti emozioni e tanto divertimento.

    ...E NEL RESTO NEL MONDO?

    Si nota una sostanziale omogeneità in realtà nella diffusione del fenomeno cosplay nel resto del mondo.
    A livello europeo Italia e Francia guidano il timone, sia per numero di eventi che per livello tecnico raggiunto, seguiti a breve distanza dalla Spagna, mentre decisamente in secondo piano si trovano Portogallo , Germania e Inghilterra; negli altri stati non se ne sa praticamente nulla.
    Numerosi sono i siti tematici di coplayers d’oltralpe, che per scelta di costumi sono senza ombra di dubbio più originali di noi italiani (gruppi di Heman, Jem e le Holograms, l’Ispettore Gadget, Scooby doo tanto per citarne alcuni..), e la loro fiera principale, “Cartoonist”,è un vero e proprio cosplay show, che mette a disposizione una sala tipo cinema con sedie ascensionali ed effetti speciali di luci e fumo,mentre sul mega palco sottostante una ritmata musica sottolinea la passerella dei partecipanti e sul megaschermo vengono proiettate immagini e giochi di luce.
    Da questo punto di vista abbiamo ancora tanto da imparare
    Anche in America si parla di cosplay sempre abbinandolo a dei contest, che data la vastità del territorio, sono snocciolati quasi settimanalmente in varie città ,e si snodano su buona parte dello stato.
    I più prestigiosi si tengono in grandi centri congressuali o in lussuosi hotel e permettono al vincitore un viaggio in Giappone in accordo con la jal-Japan Airlines- che ne è lo sponsor ufficiale, altri dividono addirittura i partecipanti tra amatori e professionisti in base al numero di premi vinti durante le gare precedenti e differenziano così anche i premi in questione.
    Grande diffusione si ha , a sorpresa, anche in Canada, dove esistono delle vere e proprie corporazioni di cosplayers, in Messico- specie nella città di Monterey- e in Paraguay, mentre sul versante asiatico spiccano la Corea e Taiwan.


    COME SI DIVENTA COSPLAYERS?

    Per diventare cosplayer si prepara un costume e lo si indossa, sfruttando le numerose fiere del fumetto per sfoggiarlo o anche per unirsi agli altri cosplayer in simpatiche gare.

    CHE PERSONAGGIO FARE?

    Cercate di scegliere personaggi che vi piacciano veramente, con cui vi sentite affini.
    La somiglianza fisica con il personaggio che intendete cosplayare è importante sebbene non fondamentale; è evidente che più le vostre caratteristiche fisiche rispecchiano il personaggio in questione, più chance avrete di ottenere buoni risultati.
    Se si tratta del vostro primo costume, magari iniziate con qualcosa di non troppo ambizioso, in modo da saggiare le vostre capacità e i vostri limiti.
    Ricordate inoltre che non c'è limite alla scelta della categoria d'appartenenza del vostro personaggio: anime, manga, cartoni Disney o Hanna & Barbera, film, telefilm, giochi di ruolo, comics, e qualsiasi altro personaggio vi suggerisca la fantasia!!

    I COSTUMI E GLI ACCESSORI

    I cosplayer solitamente fabbricano autonomamente non solo la parte sartoriale vera e propria, ma anche le armi e i vari accessori che compongono il costume.
    Nessuno vieta ovviamente di ricorrere all'aiuto di mani esperte (siano essi genitori, nonni, parenti amici o sarte vere e proprie), dal momento che difficilmente si può avere dimestichezza con tutti i tipi di materiali diversi che si incontrano nella realizzazione di determinati costumi, per quanto in linea di massima si tratti sempre di costumi autoprodotti.

    COME FACCIO A REALIZZARE...?

    Realizzare un costume ci pone di fronte a problemi di vario tipo.
    Impiego di materiali con cui non abbiamo specifica competenza, ma anche ricerca delle risorse.
    Nel primo caso, resta valida la classica ricerca d'aiuto tramite forum, dato che altri utenti potrebbero essersi trovati di fronte allo stesso tipo di problema, e magari potrebbero suggerire dei validi metodi di risoluzione alle varie casistiche.
    Ma parrucche, orecchie e altri posticci dove si possono trovare? Su internet.

    COSPLAY SINGOLI O DI GRUPPO?

    Trovo che per rompere il ghiaccio l'ideale sia aggregarsi a un gruppo di amici e realizzare un gruppo tutti insieme; di certo in gruppo ci si sente molto più coinvolti.
    Spesso il problema si pone nel cercare persone che abbiano gusti simili ai nostri con cui appunto condividere la possibilità della realizzazione di un gruppo.
    Dove trovarli?
    Un annuncio sui forum di cosplay potrebbe essere un buon inizio.

    COME PREPARARSI A UNA FIERA

    Mi piacerebbe dirvi di prendervi per tempo, ma chi scrive è una fanatica delle cose fatte all'ultimo minuto.
    Tuttavia se non avete un valido staff di collaboratori su cui poter fare affidamento, prendetevi per tempo, sia con la ricerca dei materiali che nella realizzazione, perché problemi e imprevisti sono spesso all'ordine del giorno, e cercare un determinato tipo di stoffa o altro materiale potrebbe rivelarsi più complicato del previsto, rubandovi del tempo prezioso.
    Mirate più a un discorso qualitativo insomma ^^.

    E IN FIERA..COSA BISOGNA FARE PER PARTECIPARE ?

    Una volta giunti in loco troverete le segnalazioni che vi indirizzeranno al banchetto delle iscrizioni.
    Ogni evento ha le proprie regole e i propri orari; di solito le iscrizioni al contest chiudono un'oretta prima (anche se nel caso di manifestazioni più grandi e con centinaia di concorrenti i tempi si accorciano) lo svolgimento effettivo della gara, ed è richiesta una firma per la liberatoria alle riprese.
    A seconda del metodo organizzativo si sfila in ordine di iscrizione, oppure suddivisi tra singoli e gruppi ecc.
    Al momento dell'iscrizione (singola o di gruppo) è buona norma consegnare un'immagine stampata - che di norma non vi verrà restituita - del personaggio che interpreterete, per facilitare le delibere della giuria.
    Sempre al momento dell'iscrizione si deve segnalare l'intenzione di compiere eventuali performance con basi musicali personali (di cui dovrete fornire il supporto) e altre richieste del genere.

    SUL PALCO

    Una volta chiamati sul palco avete due opzioni.
    Sfilare e posizionarvi dove indicato per le foto di rito e quindi scendere.
    Oppure proporre una performance, che può essere di varia natura (ballo, canto, recita, gag, parodia, mimo...ecc.) nei limiti di tempo assegnato a ciascun partecipante.

    LA GIURIA E I PREMI

    Le giurie sono composte da persone piuttosto eterogenee che comunque gravitano attorno al mondo dell'animazione dei manga.
    Si va da rappresentanti degli sponsor, a redattori di riviste comics-anime related, organizzatori e cosplayer stessi ecc.; nell'esprimere la votazione, essi tengono conto di vari parametri, tra cui la fattura del costume, la somiglianza al personaggio e ovviamente l'interpretazione.
    I premi consistono generalmente in coppe, medaglie o targhe più eventuali riconoscimenti offerti dagli sponsor, mentre le categorie di premio sono solitamente le seguenti:
    - Miglior Costume Maschile
    - Miglior Costume Femminile
    - Miglior Gruppo
    - Premio Simpatia
    - Premio Interpretazione
    ma vengono spesso premiati anche il Miglior Accessorio e il Costume Più Difficile.

    DOVE E QUANDO SONO I PROSSIMI APPUNTAMENTI COSPLAY...?

    Seguici nella nostra sezione "Fiere, eventi e Raduni futuri" Ecco il link:

    CALENDARIO EVENTI!

    ...e ricordatevi SEMPRE: che il cosplay è divertimento!!!



    Edited by Alexcloudsquall - 17/11/2011, 23:16
     
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